Mantenere o raggiungere l’assetto di volo desiderato, gestire la potenza, ricontrollare con gli strumenti, interagire con la radio, proseguire per la direzione corretta, controllare lo spazio aereo circostante, pianificare le azioni successive di navigazione/manovra e i controlli (motore, carburante etc.) sono azioni “demanding” per la mente di un pilota novizio che vanno svolte di continuo in un ciclo infinito finchè l’aeroplano non è tornato a terra in sicurezza con motori spenti e le coperture.
In tutto questo trambusto, le istruzioni o i commenti dell’istruttore potrebbero andare “persi”, e ciò è un’importante occasione mancata di miglioramento – poichè si tratta di commenti a caldo direttamente correlati alla nostra performance e al modo in cui noi operiamo il volo. E’ un fenomeno abbastanza comune di “riduzione del canale”, come se il cervello arrivasse a saturazione finendo per ignorare alcuni stimoli.
Accertarsi di avere un buon audio in cuffia e registrare le lezioni in volo è di grande aiuto, così come rivederle almeno un paio di volte e fissare – alla fine di ogni lezione – le due o tre cose che abbiamo sbagliato e che non dovremo sbagliare mai più o quasi.
Ma non voglio fare qui un trattato di Human Factor, piuttosto raccontarVi come ho risolto questo problema e gli artifici tecnici che ho utilizzato.
Una premessa importante: nel riascolto delle lezioni l’audio è più importante del video. Ovvero dal video registrato in realtà si “vede” molto meno che dall’ascolto delle registrazioni in cuffia (basti pensare che già l’errore di parallasse dell’obiettivo della camera rispetto ai nostri occhi già potrebbe falsare tutta la prospettiva della manovra di avvicinamento – mentre la fase di flare normalmente fa sparire dal campo visivo della camera tutti i riferimenti rendendola di fatto inutile ad un’analisi a posteriori).
Nel pensare a come fare per registrare una lezione di volo ho incontrato varie difficoltà:
- Il posto più ovvio dove installare la camera sarebbe al centro del cruscotto. Peccato che non si può, perchè il campo elettromagnetico emesso dal dispositivo elettronico interferisce con la bussola magnetica facendola deviare e rendendola utile al pari di un Arbre Magique esaurito.
- Il microfono integrato sulla camera non è in grado di catturare alcun dialogo se non il rumore del motore (che ci auguriamo continui a rombare dal momento dell’accensione fino al ritorno al parcheggio una volta atterrati).
- Non è facile correlare la posizione dell’aeroplano rispetto al terreno, per cui serve un riferimento di posizione GPS registrato in continuo ed associato al video, che solo le camere più costose hanno.
Come le ho risolte?
- L’aeroplano che ho utilizzato per quasi tutto l’addestramento aveva un sistema d’interfono poco compatibile con le mie cuffie (comprate su Amazon a 120 € – quindi forse più che lamentarmi con l’interfono è con le cuffie economiche che avrei dovuto prendermela). Per cui ho interposto fra presa cuffie dell’aeroplano e cuffie, un preamplificatore regolabile che aumentasse il volume in ascolto.
- Da detto preamplificatore ho fatto uscire due cavi jack: uno per le cuffie e l’altro per l’audio della Camera (che non era una GoPro ma un ben più economico clone cinese). Tuttavia, l’audio preso così come usciva dall’aeroplano (ma anche dal preamplificatore – stessa storia) era ad un livello troppo alto e probabilmente conservava ancora una elevata componente continua del tutto incompatibile con l’ingresso MIC (sarebbe piuttosto servito un ingresso LINE, di cui però la camera era sprovvista). Per cui ho trovato su un video Youtube di un pilota americano un suggerimento per un piccolo circuito di attenuazione che ho autocostruito.
La registrazione audio poteva avvenire sia sulla camera che sullo smartphone, utilizzando la porta cuffie (oppure un adattatore USBC – Jack 3,5″ negli ultimi modelli di smartphone sprovvisti dell’ingresso femmina audio per auricolare). - Per contrassegnare la posizione GPS utilizzavo una comoda app disponibile su Android chiamata GeoTracker – la quale a fronte di un irrilevante consumo di batteria riusciva a registrare molti dettagli del volo, quali posizione, quota, velocità (ovviamente si parla di ground speed). Mancavano altri dettagli che forse potevano essere utili da correlare seppure con tutti gli errori del caso, visto che ormai i nostri telefoni sono dotati di mille sensori utili, quali: lettura dell’ accelerometro/giroscopio, dato di pressione del barometro.
Fatta questa lunga premessa, ecco i dettagli.
Occorrente:
- Preamplificatore per cuffie con batteria ricaricabile
https://www.amazon.it/gp/product/B07G953GHH/ref=ppx_yo_dt_b_search_asin_title?ie=UTF8&psc=1
N.B. : Nel mio caso il selettore GAIN doveva stare su L e il volume a 7 - Cavo da centralina audio dell’aeroplano a preamplificatore
https://www.amazon.it/gp/product/B0969VHV1C/ref=ppx_yo_dt_b_asin_title_o00_s00?ie=UTF8&psc=1 - Sdoppio-adattatore per uscita cuffie + Go-Pro
Come accennato sopra, è necessario “fare i livelli” in occasione di un volo e segnarli con un tratto a pennarello bianco sul preamplificatore. Per mia esperienza lo switch GAIN del preamplificatore deve stare su L e il volume da 5 a 8. Ricordarsi ogni 1 max 2 lezioni di ricaricare il preamplificatore mediante cavo USB. Il volume sulle cuffie, se dotate di potenziometro, deve rimanere circa a poco più della metà. - Circuito per registrare con GoPro o Telefono
- Video Youtube da cui ho tratto questa guida: https://www.youtube.com/watch?v=fLQsEtl6TR4
- Qualora il telefono/GoPro non rilevi l’inserzione del jack o continui malgrado i setting a registrare dal microfono interno anzichè dalla sorgente audio dell’aeroplano, ridurre R4 da 1500 Ohm a 1000.
- Se non sufficiente, ridurre ancora, cambiando resistore o aggiungendone un altro in parallelo.
- Sul telefono è possibile usare qualsiasi APP di registrazione audio che consenta l’impostazione di utilizzo del microfono esterno su jack.
- Se il telefono è dotato solo di porta USBC e non di Jack Audio, interporre un cavetto tipo: https://www.amazon.it/Adattatore-cuffie-ricarica-compatibile-Samsung/dp/B0B153HVS3/
Quanto sopra per la parte audio.
Per la parte video ho ripiegato su un’economica mini action camera di sottomarca i cui risultati sono stati non troppo soddisfacenti, per cui non mi sento di consigliarvela. O ripiegate su una potente quanto costosa GoPro, oppure dovrete cercare un po’ su Amazon: il problema è che molte action camera economiche non hanno il jack ingresso microfono e – se ce l’hanno – è un jack da 2,5″ e non da 3,5″. Nel caso doveste autocostruirvelo, vi raccomando di utilizzare un connettore maschio mono e non stereo, per non avere l’audio da un singolo canale durante l’ascolto.
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